BEVANDA DI SOIA

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La soia appartiene alla famiglia delle leguminose; in particolare, rispetto agli legumi, si distingue per un maggior contenuto di proteine e per la presenza di sostanze benefiche quali fitoestrogeni, isoflavoni (utili nel contrastare i disturbi legati alla menopausa) e la lecitina di soia .

La soia è originaria dell’estremo oriente (in particolare della Cina) e si è diffusa nel resto del mondo in particolare dalla seconda metà del ventesimo secolo.

In cucina, più che il legume in purezza, si consumano principalmente i suoi derivati: Bevanda di soia, Yogurt, Tamari e Shoyu (salse di soia), Miso (trovate qui un suo utilizzo), Tofu (qui la ricetta per farlo in casa), Tempeh, Burger e preparazioni simili.

Il legume in purezza si può trattare come gli altri legumi, quindi cucinato previo ammollo in modo da eliminare le sostanze antinutrienti, che impedirebbero l’assunzione di alcuni nutrienti; si può utilizzare per preparare zuppe, minestre, polpette, burger, ecc…; personalmente non amo molto il suo sapore, e preferisco utilizzare i fagioli di soia per preparare la bevanda (chiamata erroneamente latte), che poi uso in varie preparazioni.

La ricetta che seguo, e che vi propongo, è tratta dal libro di cucina “La Cucina Naturale” di Claude ed Emmanuel Aubert, libro che mi piace molto, e dal quale traggo diversi spunti. Utilizzo la soia decorticata in quanto si ottiene una bevanda dal sapore più amabile; se utilizzate soia gialla non decorticata, basterà aromatizzare o dolcificare leggermente la vostra bevanda, ad esempio con della vaniglia o del malto.

PREPARAZIONECOTTURAAMMOLLO
15 minuti20 minuti12 ore
DOSI PERDIFFICOLTA’COSTO
700 ml di bevandafacileeconomico

INGREDIENTI

100 g Soia decorticata (eventualmente va bene anche la soia non decorticata)

Un litro di Acqua (ovvero il triplo del volume della soia ammollata)

PROCEDIMENTO

Mettere la soia a bagno nell’acqua per almeno 12 ore (una notte): io preferisco tenerli in ammollo per 24 ore, cambiando l’acqua due volte, in modo da renderli più digeribili. Scolare i fagioli e sciacquarli.

Versare  la soia in un frullatore con metà dell’acqua e frullare. Versare il tutto in una casseruola capiente, sciacquando il bicchiere del frullatore con l’acqua rimanente, che verserete in pentola.

Accendere il fornello e cuocere venti minuti da quando inizia a bollire, mescolando ogni tanto perché il composto tende a formare molte schiuma che potrebbe fuoriuscire; per questo motivo consiglio di utilizzare una casseruola ampia.

Trascorso il tempo di cottura, spegnere e fare intiepidire in modo da facilitare l’operazione di filtraggio.

Una volta tiepido, filtrare il liquido versando il composto in un colino rivestito con un telo di cotone (se lavato con detersivi non naturali profumati, dovete lavarlo in acqua bollente in modo da togliere odori e residui di detersivo); una volta versato tutto il composto, strizzate bene il telo in modo da far scolare tutto il liquido.

La polpa di soia che rimane nel telo si chiama okara, e può essere utilizzata per numerose ricette, sia dolci che salate. La mia preferita la trovate qui: si tratta di biscotti in cui utilizzo ingredienti di origine vegetale, che rimangono morbidi e sono molto gustosi.

Con queste dosi si ottengono circa 700 ml di bevanda e 130 g di okara.

CONSIGLI

La bevanda di soia così al naturale ha un sapore un po’ deciso, per cui se volete utilizzarla come bevanda, consiglio di addolcirla leggermente con del miele, malto o altro dolcificante.

Se invece la usate per realizzare delle ricette, come ad esempio una besciamella vegetale o una maionese, utilizzatela così al naturale.

CONSERVAZIONE

La bevanda di soia si conserva in frigorifero per tre giorni; in alternativa può essere congelata.

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